Prosegue l’attuazione del Piano Mattei per l’Africa. Oggi è stato firmato a Maputo, in Mozambico, l’accordo per la costruzione e per l’equipaggiamento del Centro Agroalimentare di Manica.
L’iniziativa, riconosciuta tra i progetti strategici per il continente, mira allo sviluppo e alla dotazione di un centro agroalimentare nella provincia occidentale mozambicana, che svolgerà il ruolo di polo regionale di trasformazione e distribuzione dei prodotti agricoli. Il progetto vale 38 milioni di euro ed è finanziato con risorse del ministero degli Affari Esteri e contribuisce, “in sintonia con le priorità espresse dalle Autorità del Mozambico“, fa sapere Palazzo Chigi, alla strategia di rafforzamento della sicurezza alimentare, della promozione dell’agricoltura sostenibile e del sostegno all’inclusione femminile e giovanile nel tessuto imprenditoriale locale. In questo contesto, l’iniziativa contribuisce e prosegue la strategia italiana di rafforzamento dei processi di trasformazione sostenibile dei prodotti alimentari nel continente africano.
La firma dell’accordo, da un lato da parte del direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero degli Esteri, Stefano Gatti, e del direttore della Cooperazione Internazionale e Finanza per lo Sviluppo di Cassa Depositi e Prestiti, Paolo Lombardo, dall’altro da parte del Ministro dell’Economia e delle Finanze del Mozambico, Ernesto Max Elias Tonela, fa seguito alla partecipazione del Presidente del Mozambico Nyusi al Vertice Italia-Africa del 29 gennaio scorso e avviene a margine della missione dei rappresentanti della Cooperazione italiana e della Struttura di Missione per l’attuazione del Piano Mattei in Africa Australe (Sudafrica, Mozambico, Malawi e Zambia), seguito delle missioni regionali in Africa Orientale e in Africa Occidentale che si sono svolte negli ultimi mesi.
Intanto, in Algeria sabato è stato avviato il primo progetto legato al Piano Mattei sull’agricoltura. “Bonifiche Ferraresi, l’unica azienda agricola quotata in Borsa, fornirà il know how per piantagioni di grano e legumi“, riferisce il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Sono quindi iniziati i lavori di preparazione del terreno e a novembre verranno piantati i primi semi. Un progetto concreto perché è stato calcolato che creerà 6 mila posti di lavoro a tempo indeterminato e 6.500 a termine. “Seguiamo l’insegnamento di Mattei che aveva un atteggiamento né predatorio né caritatevole“, scandisce il ministro, che ricorda il “preziosissimo lavoro” portato avanti dal Presidente della Repubblica italiano, Sergio Mattarella, in occasione della visita che ha svolto a gennaio scorso.
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