“Diventare più indipendenti crea un ‘costo assicurativo’ per l’Europa, ma questi costi possono essere mitigati dalla cooperazione. Ridurre le dipendenze nei settori chiave in cui l’Europa è esposta richiederà investimenti significativi e comporterà costi notevoli. L’aumento della sicurezza del CRM (materie prime critiche, ndr) richiede investimenti nell’estrazione – sia in patria che nei Paesi ricchi di risorse – nella lavorazione, nello stoccaggio e nel riciclaggio. Il rafforzamento della catena di approvvigionamento dei semiconduttori richiederà centinaia di miliardi di nuove spese. In entrambi i casi, questi investimenti porteranno l’Europa a non acquistare più dal fornitore più efficiente e potrebbero quindi aumentare la pressione sui costi per l’economia nel breve periodo. Tuttavia, il ‘valore di opzione’ di tali investimenti aumenta esponenzialmente in scenari estremi, come ha dimostrato l’interruzione del gas russo. Diventando meno vulnerabile alla leva esterna, l’UE beneficerà anche di una maggiore autonomia decisionale”.
E’ quanto si legge nel rapporto ‘The future of European competitiveness’, presentato da Mario Draghi alla Commissione Ue oggi a Bruxelles.
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