“E’ la pianura ferrarese l’immagine dell’instabilità climatica, contro cui l’Italia deve attrezzarsi: sono bastate infatti solo poche settimane per passare da emblema di un Paese a rischio desertificazione (intrusione salina, agricoltura in sofferenza, territori assetati) a registrare ora il record di precipitazioni da 60 anni a questa parte (dallo scorso 1° ottobre sono caduti 620,4 mm di pioggia, ma ben 300 solo a maggio). In meno di un mese e mezzo – commenta Francesco Vincenzi, presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) – l’aspetto idrologico dell’Italia ha subito una radicale mutazione: se fino alla fine di aprile si parlava di invasi vuoti, fiumi a secco e territori inariditi, oggi si parla di piogge record e bacini da svuotare.”
“La sconcertante realtà è proprio questa, a dimostrazione di come la lezione sia difficile da assumere a cultura del Paese: al termine di una fase pluviometricamente copiosa e purtroppo foriera anche di gravi conseguenze materiali ed umane, ampie zone del territorio torneranno a rischio siccità, impossibilitate a capitalizzare il surplus di risorsa idrica, di cui stanno beneficiando – aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – Passano i secoli, ma la morale della favola sulla cicala e la formica ci resta sconosciuta!”
“Il report sulla transizione energetica che è stato qui presentato da Assovetro, cioè da una…
Italiani preoccupati per il futuro incerto. A ottobre 2024 il clima di fiducia delle imprese…
"Siamo già d'accordo nel realizzare un contesto legislativo che consenta di installare il nucleare di…
"Non ho dubbi che tireremo fuori le soluzioni per la decarbonizzazione, il punto è sincronizzare…
La Commissione europea ha proposto un aiuto finanziario di 116 milioni di euro dal Fondo…
Nel quinquennio 2019-2023, sono state 571.040 le imprese che hanno effettuato eco-investimenti pari al 38,6%…