“In condizioni climatiche normali la produzione di latte nell’Ue nel 2024, nonostante il calo della popolazione di vacche da latte, dovrebbe registrare un modesto aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente, secondo le prospettive a breve termine della Commissione per i mercati agricoli dell’Ue nel 2023 e 2024”. È quanto si legge nell’analisi ‘Il settore lattiero-caseario dell’Ue: caratteristiche principali, sfide e prospettive’ condotta dal centro studi del Parlamento europeo. “Ciononostante, i margini di profitto degli allevatori sono ancora incerti, a causa del forte aumento dei costi dell’energia e dei fertilizzanti, unitamente alla diminuzione dei prezzi del latte crudo, al persistere di un’inflazione elevata e all’aumento dei tassi di interesse. In effetti, il prezzo medio del latte nell’Ue nell’agosto 2023 era inferiore del 25% rispetto al picco del dicembre 2022, con il calo maggiore in Irlanda. I prezzi competitivi dei prodotti lattiero-caseari dell’Ue hanno determinato una certa ripresa delle esportazioni dell’Ue”, si legge. Più a lungo termine, invece, “si prevede che standard ambientali più severi causeranno una riduzione del 13% delle mandrie da latte dell’Ue entro il 2035”. E, “nonostante l’aumento delle rese dovuto a una maggiore attenzione al benessere degli animali e alle politiche ambientali, si prevede che la produzione di latte diminuisca dello 0,2% all’anno tra il 2023 e il 2035”.
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