La Commissione Europea ha presentato oggi una proposta di direttiva per valorizzare il suolo e risorse naturali con l’obiettivo di ottenere suoli sani a livello comunitario al 2050, in linea con l’ambizione di inquinamento zero entro la metà del secolo. La prima legislazione europea in materia prevede una definizione “armonizzata” di salute del suolo, istituisce un quadro di monitoraggio “completo e coerente” e promuove la gestione sostenibile del suolo e la bonifica dei siti contaminati.
Sarà compito degli Stati membri definire le pratiche “positive e negative per la gestione del suolo”, così come quelle di rigenerazione “per riportare i suoli degradati in condizioni di salute”, sulla base di valutazioni nazionali. Valutazioni che saranno utilizzate anche per altre politiche comunitarie, come il Regolamento sul territorio, i cambiamenti d’uso del suolo e la silvicoltura (Lulucf), la Politica agricola comune e la gestione delle acque. La proposta chiede anche agli Stati membri di affrontare i rischi “inaccettabili per la salute umana e l’ambiente” dovuti alla contaminazione del suolo (si stima che nell’Ue ci siano 2,8 milioni di siti potenzialmente contaminati), secondo il principio “chi inquina paga”. Gli Stati membri “dovranno identificare, indagare, valutare e bonificare i siti contaminati”.
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