“Servirebbe uno sforzo, da parte anche delle industria agroalimentare italiana, nell’utilizzare il Nutrinform, che è quanto proposto dal nostro Paese, a differenza del Nutriscore”. Lo dice il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, al convegno ‘L’evoluzione dell’agroalimentare italiano ed europeo tra sostenibilità e benessere’, organizzato da Gea ed Eunews. “C’è un evidente vulnus sul nutriscore – prosegue -. Perché, ad esempio, oggi noi avremmo le patatine fritte con semaforo verde e il Parmigiano Reggiano con il semaforo quasi rosso, questo perché il criterio deriva dai quantitativi tenuti in considerazione”.
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