I rappresentanti di quasi 180 paesi si riuniscono oggi a Ginevra, in Svizzera, sotto l’egida dell’Onu: hanno dieci giorni per cercare di redigere insieme il primo trattato mondiale volto a ridurre il flagello dell’inquinamento da plastica, che minaccia di soffocare il pianeta. In discussione da tre anni, questo testo “giuridicamente vincolante” per gli Stati “non arriverà automaticamente”, ha avvertito lunedì il diplomatico che presiede i dibattiti, l’ecuadoriano Luis Vayas Valdivieso, ricevendo i rappresentanti di oltre 600 Ong che seguono i dibattiti.
In un contesto di tensioni geopolitiche e commerciali esacerbate, questa sessione supplementare di negoziati intergovernativi – denominata CIN5-2 – è stata aggiunta dopo il fallimento dei colloqui tenuti a Busan, in Corea del Sud, alla fine del 2024. Un gruppo di paesi produttori di petrolio ha bloccato qualsiasi progresso.
L’inquinamento da plastica è un “pericolo grave, crescente e sottovalutato” per la salute che costa al mondo almeno 1.500 miliardi di dollari all’anno, hanno avvertito gli esperti in un rapporto pubblicato lunedì sulla rivista medica The Lancet.
(AFP)
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