Quasi a celebrare l’Earth Day giunge notizia di una singolare scoperta fatta lungo il fiume Arno, in Toscana, che si sta rivelando uno scrigno esemplare delle conseguenze dei cambiamenti climatici sulla biodiversità: a San Giovanni Valdarno è stata individuata una coppia di oche egiziane, subito diventate oggetto di attrazione per il piumaggio variopinto ed il portamento elegante. A notarle sono stati i tecnici del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno nel corso di sopralluoghi per il monitoraggio delle criticità idrauliche. La “new entry” nell’habitat fluviale della vallata, però, solleva qualche preoccupazione: si tratta, infatti, di una specie nidificante, che rafforza il patrimonio biologico “alieno” con imprevedibili effetti sull’ecosistema locale.
“In maniera incruenta, ma l’individuazione di due volatili africani lungo l’Arno, ripropone il tema della convivenza fra animali ed ambiente antropizzato; nel caso il fenomeno dovesse ampliarsi, ad essere pregiudicate sarebbero le speci stanziali, alterando secolari equilibri con profonde ripercussioni sul territorio – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) – Non solo: i cambiamenti climatici, alterando le condizioni finora conosciute, provocano sfasamenti nei ritmi della natura come ben rappresentato anche dai ritardi nel ritorno degli uccelli migratori.”
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