“Veniamo aggrediti in continuazione. La situazione è diventata insostenibile per i popoli indigeni. Vogliono annientarci”. Lo afferma Kora Kanamari, capo della tribù Tukuna, una delle 200 presenti in Brasile, in un’intervista a Repubblica. “Ad attaccarci sono gli invasori di terre – spiega -. Garimpeiros, cacciatori e pescatori di frodo, taglialegna illegali, minatori che scavano nel verde, dragano nei fiumi, devastano ogni cosa alla ricerca di oro e minerali”. Secondo Kora “l’acqua dei fiumi sacri si sta avvelenando. ora il grande affare è la pesca”. Per questo gli invasori “cercano piracú e tracajá, due specie di pesce molto richieste sui mercati asiatici. Valgono fino a 70 dollari al chilo. Le tartarughe, come la liakapaima, arrivano a 1000”. Poi, una riflessione sulla politica: “Il governo Bolsonaro verrà ricordato come quello che ha più devastato l’Amazzonia. Senza terra la gente non coltiva, se non coltiva muore di fame. Ci minacciano di morte, noi lottiamo per la vita. Di tutti, anche la vostra. Siamo i Guerrieri della foresta e siamo i Guardiani del mondo”.
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