“Il Papa l’aveva già annunciata un po’ di giorni fa, poi ha deciso di renderla pubblica in un giorno simbolico”. Lo dice Carlo Petrini, inventore di Slow food, riferendosi all’ultima enciclica del Pontefice letta nel giorno di San Francesco. “Sono riflessioni molto importanti. Molto più incisive rispetto a ‘Laudato Si’’, l’enciclica che scrisse nel 2015”, aggiunge nell’intervista a Il Corriere della Sera. “Sono uno stimolo fondamentale per la Cop 28, la Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici che si terrà a fine anno negli Emirati Arabi”, spiega ancora Petrini. Sui negazionisti spiega che il Papa “in questa sua lettera ha voluto lanciare un grido di allarme. Lo ha detto con una chiarezza che non aveva mai usato prima. Poi c’è una riflessione ulteriore che mi viene rispetto a questo”. E cioè che è “importante la presa di posizione che il Papa ha preso nei confronti dei negazionisti. Ha parlato di un errore antiscientifico. Ma la cosa da segnalare è la sensibilità che ha dimostrato nei confronti dei giovani”.
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