Nella sua proposta di revisione delle direttive sulla qualità dell’aria ambiente, la Commissione europea ha indicato la necessità di standard di qualità dell’aria provvisori per il 2030 “allineati più strettamente alle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, con l’obiettivo di raggiungere l’inquinamento atmosferico zero entro il 2050. A questo scopo servirà una riduzione di “oltre la metà il valore limite annuale” per il principale inquinante, il particolato fine PM2,5 (attualmente 25 microgrammi per metrocubo) e una “revisione periodica” degli standard di qualità dell’aria per “rivalutarli in linea con le ultime evidenze scientifiche e con gli sviluppi sociali e tecnologici”. Saranno le autorità nazionali e locali ad assumersi il compito di determinare le misure specifiche da adottare per rispettare gli standard. (Segue).
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