La Commissione, ricorda ancora l’Acea, ha riconosciuto la necessità di intervenire su tre fronti: autovetture, veicoli commerciali leggeri e veicoli pesanti. In tutti e tre questi settori del trasporto su strada, “l’elettrificazione sarà la strada principale per arrivare a zero emissioni. Raddoppiare le misure di domanda e creare condizioni favorevoli, come energia a basso costo e infrastrutture di ricarica abbondanti, rimane quindi un prerequisito per il successo di questa transizione sistemica”.
Inoltre, “occorre reintrodurre la prospettiva industriale e di mercato per le tecnologie che contribuiscono ad accelerare la transizione e dare un riconoscimento speciale alla produzione di auto elettriche piccole ed efficienti”. Anche la situazione del mercato dei furgoni, con una quota elettrica pari solo all’8,5%, “è critica e richiede un’attenzione particolare”.
I camion e gli autobus rappresentano oggi solo il 3,5% delle immatricolazioni di veicoli elettrici a batteria, “poiché il quadro di sostegno è in ritardo: la ricarica megawatt, la capacità della rete e gli incentivi all’acquisto rimangono sottosviluppati, frenando i progressi in uno dei settori più difficili da ridurre”.
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