“I produttori di auto e furgoni si trovano di fronte al rischio di multe potenziali fino a 16 miliardi di euro o significativi costi di conformità, comprese opzioni come il pooling, la definizione dei prezzi o la riduzione della portata produttiva”, si legge in un comunicato di Acea, l’associazione dei costruttori auto europei. “I produttori sono anche l’unica parte soggetta a pesanti multe per condizioni che sono al di fuori del loro controllo, come la distribuzione insufficiente delle infrastrutture di ricarica e rifornimento di idrogeno. L’industria non può aspettare che la Commissione concluda il Dialogo Strategico sul futuro dell’industria automobilistica per risolvere la questione delle penalità del 2025 per auto e furgoni. Le decisioni critiche sugli investimenti vengono prese ora, non tra mesi”.
“Le soluzioni attualmente sul tavolo per i veicoli leggeri sono delle flessibilità e non una retromarcia nella politica di decarbonizzazione. Non si torna indietro sulla transizione – oltre 250 miliardi di euro di investimenti da parte dei costruttori di veicoli in tecnologie a zero emissioni sono la migliore prova di ciò”, ha dichiarato Sigrid de Vries, Direttore Generale di Acea.
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