“Rivedere il divieto di motori a combustione interna per consentire un approccio tecnologicamente neutrale e un ruolo per i carburanti elettrici e alternativi/rinnovabili”. E’ quanto si legge in una bozza del documento di coordinamento tra il gruppo del Partito popolare europeo (Ppe) al Parlamento europeo e i commissari della Commissione della stessa famiglia politica che Gea ha potuto visionare. Il documento è in evoluzione e potrà subire cambiamenti e descrive schematicamente le nuove iniziative politiche della Commissione europea von der Leyen 2, suddividendole per aree di intervento politico: Clean Industrial Deal; semplificazione; difesa e sicurezza; migrazione; agricoltura, pesca e sicurezza alimentare; Stato di diritto; Europa globale; rafforzamento del modello sociale. Nel primo capitolo, quello del Clean industrial deal, si chiede la “revisione legislativa del regolamento (Ue) 2019/631 che stabilisce gli standard di prestazione in materia di emissioni di Co2 per le nuove autovetture e per i nuovi veicoli commerciali leggeri, per consentire l’uso di carburanti alternativi a zero emissioni oltre il 2035”. E per quanto riguarda le tempistiche, si indica il quarto trimestre del 2024 e comunque entro i primi 100 giorni del mandato.
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