“Il percorso verso il 2035 è stato delineato senza analisi degli impatti ambientali. Oggi nessuno può dimostrare che l’estrazione del litio o del cobalto, così come riciclare batterie o costruire vetture che nell’elettrico hanno un peso superiore del 20%, costituisca dal punto di vista ambientale un passo avanti rispetto all’evoluzione di motori a combustione interna, diventati sempre più efficienti”. Lo dice Marco Tronchetti Provera, numero uno di Pirelli. In una intervista a Il Sole 24 Ore sottolinea poi che la dead line del 2035 “va vista in modo realistico, se non è fattibile non è fattibile. Mi auguro che la nuova commissione abbia un atteggiamento pragmatico e guardi alla competitività dell’Europa in rapporto al resto del mondo”.
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