Nell’ambito dell’indagine sulle auto elettriche cinese in corso della Commissione, “diversi esportatori cinesi hanno presentato offerte di impegno sui prezzi a rispettare prezzi minimi all’importazione per compensare le sovvenzioni illecite”. L’ha rivelato Olof Gill, portavoce della Commissione europea, durante il briefing quotidiano con la stampa. Gill ha precisato che i “dettagli delle offerte sono riservati”, ma che la Commissione, dopo aver “esaminato le offerte sulla base delle regole del WTO e dell’Ue”, ha concluso che “nessuna delle offerte soddisfa i requisiti”. L’attenzione dei servizi della Commissione si si è concentrata sulla “possibilità che queste offerte eliminino gli effetti delle sovvenzioni illecite identificate nella nostra indagine e che questi prezzi possano essere efficacemente monitorati e applicati”. Il portavoce ha infine sottolineato che “la Commissione rimane aperta a negoziare soluzioni, ma devono rispettare pienamente le regole del WTO”. Nel contesto del dialogo in corso con la Cina, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis incontrerò a Bruxelles il ministro per il Commercio cinese il prossimo 19 settembre.
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