“Non do un giudizio politico, ma credo che si debba inquadrare bene il tema di quali competenze vengono devolute”. Lo dice Maurizio Stirpe, ex vicepresidente di Confindustria e patron di Psc Components. “Ci sono alcune materie che comprensibilmente le Regioni vogliono declinare secondo il loro punto di vista ed è giusto che possano farlo. Ma ce ne sono altre strategiche, penso a politiche industriali, infrastrutture, energia, ambiente, commercio con l’estero, in cui la direzione e il coordinamento a livello nazionale sono fondamentali e già oggi non vengono esercitati a pieno. Parlare di autonomia differenziata su questi temi è pericoloso”, spiega in una intervista a Repubblica. E ancora: “Ho l’impressione che esistano già non due ma quattro Italie, molto differenti l’una dall’altra: il Nord, il Centro-Nord, il Centro-Sud e il Sud. Sono curioso di capire bene come verrà affrontato questo aspetto delle prestazioni e delle relative risorse, perché il rimedio rischia di essere peggiore del male. Aggiungo che nel frattempo resta aperto anche il tema di Roma Capitale, che svolge una serie di funzioni di valenza nazionale senza che le siano state assegnate adeguate risorse per questo”.
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