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Bankitalia: Pil Italia +0,6% nel 2024, +0,9% nel 2025 e +1,1% nel 2026

“Nel primo trimestre di quest’anno il PIL ha segnato un’espansione sul periodo precedente pari allo 0,3 per cento. Il principale sostegno alla crescita è derivato dalla domanda estera netta, per effetto sia dell’incremento delle esportazioni (0,6 per cento, in particolare quelle dei servizi alle imprese) sia del calo delle importazioni (-1,7 per cento). I consumi delle famiglie sono tornati a salire, recuperando solo parte della netta flessione del trimestre precedente. Gli investimenti fissi lordi hanno rallentato: l’aumento della spesa in costruzioni, ancora sostenuto ma meno marcato rispetto agli ultimi mesi del 2023, si è associato a una decisa diminuzione della spesa per impianti, macchinari e beni immateriali. Infine, dopo aver sottratto quasi un punto e mezzo al prodotto nella media del 2023, la variazione delle scorte ha di nuovo fornito un contributo negativo alla dinamica del PIL (-0,7 punti percentuali)”. E’ quanto emerge dal  Bollettino Economico della Banca d’Italia numero 3 del 2024.
“Sulla base di nostre stime, nel secondo trimestre l’attività economica avrebbe continuato ad aumentare a un ritmo moderato, ancora sostenuta dalla crescita dei servizi, in particolare nelle componenti legate al turismo, mentre sarebbe proseguita la flessione della produzione manifatturiera. Il valore aggiunto delle costruzioni sarebbe sceso, in connessione con la riduzione dei benefici fiscali legati al Superbonus. Dal lato della domanda, la prosecuzione dell’espansione delle esportazioni e del recupero dei consumi si sarebbe associata a un andamento meno favorevole degli investimenti. L’indicatore Ita-coin, che depura la crescita dalla volatilità congiunturale, si è mantenuto su livelli prossimi allo zero nella media del secondo trimestre. In base alle nostre proiezioni macroeconomiche più recenti, il prodotto aumenterebbe dello 0,6 per cento nel 2024 (0,8 senza considerare la correzione per le giornate lavorative), dello 0,9 nel 2025 e dell’1,1 nel 2026”.

redazione

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