Quasi un quarto della spesa annua delle famiglie italiane, precisamente il 23%, se ne va in bollette, e cresce l’incidenza delle spese obbligate sui bilanci familiari con effetti deleteri sui consumi in altri comparti. Lo afferma l’associazione dei consumatori Consumerismo No Profit, che chiede a gran voce al governo di accelerare l’iter di approvazione di quelle proposte di legge presentate per aiutare i cittadini a risparmiare nella spesa per le “utilities”.
Tutti gli ultimi rapporti sui consumi degli italiani attestano come la spesa delle famiglie, nonostante la crescita del potere d’acquisto e dei redditi disponibili e la stabilità dei prezzi al dettaglio, risulti praticamente ferma – spiega Consumerismo – Questo perché i bilanci familiari sono assediati dalle cosiddette spese obbligate, il cui peso risulta in aumento restringendo lo spazio per i consumi discrezionali.
Tra le spese obbligate quelle che nell’ultimo anno registrano l’incidenza maggiore sulle tasche delle famiglie sono le “utilities”, come bollette di luce, gas, acqua, rifiuti, telefonia, ecc., voci che assorbono il 23% della spesa per consumi delle famiglie, pari ad un controvalore di quasi 287 miliardi di euro annui. Una fetta così consistente da spingere gli italiani a ridurre i consumi in altri comparti non primari, come ristorazione, abbigliamento, calzature e viaggi.
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