La nascita di Agry Energy è figlia dell’accordo tra Eni Bonifiche Ferraresi, L’amministratore delegato, Luigi Scordamaglia, ha come obiettivo fare ricerca per indoividuare colture più adatte pèer produrre biocarbiuranti e passare all’azione con la sperimentazione in Sardegna e poi la produzione soprattutto in Africa e Asia. “Agri Energy vuole individuare e valorizzare terreni degradati o desertificati che non potrebbero essere utilizzati in altro modo. Parliamo di colture particolarmente resistenti, compatibili con terreni aridi. Campi pilota esistono già in Congo, Angola e Mozambico, per esempio. Qui stiamo sviluppando accordi con i produttori locali a cui garantiamo formazione per l’utilizzo di tecniche di agricoltura conservativa, a basso impatto ambientale, di cui Bonifiche Ferraresi è modello di rifermento a livello internazionale – dice Scordamaglia -. Non si tratta di generiche rassicurazioni, i progetti della nostra joint venture adottano una certificazione con standard internazionali per garantire la tracciabilità dei prodotti e il fatto che non ci siano conflitti con la produzione alimentare destinata all’uomo”. Scordamaglia poi aggiunge: “L’obiettivo al 2030 è produrre 800 mila tonnellate di olio vegetale sostenibile all’anno e dare lavoro a un milione di famiglie, soprattutto in Africa”.
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