“La grande sfida sarà mantenere dritta la barra in Europa”. Lo dice Carlo Buontempo, direttore del Copernicus Climate Change Service, il servizio europeo di monitoraggio del clima, a fronte della volontà americana di abbandonare nuovamente gli Accordi di Parigi. E sulle conseguenze della decisione di Donald Trump spiega a Il Sole 24 Ore: “È presto per dirlo, ma non c’è alcun dubbio che le decisioni prese dalla nuova amministrazione Trump vadano nella direzione sbagliata. L’evidenza scientifica indica che il controllo delle emissioni è lo strumento più efficiente a disposizione per contenere il riscaldamento del clima. Tutte le politiche che privilegiano i combustibili fossili e perdono di vista l’obiettivo di emissioni zero contribuiscono ad aggravare la crisi del clima, le cui conseguenze sono già evidenti. Non è detto, però, che le indicazioni di Trump si traducano automaticamente in pratica”. E ancora: “Gli Stati Uniti devono comunque confrontarsi con il contesto globale. La Cina sta facendo scelte molto diverse, sta investendo massicciamente nelle fonti rinnovabili, dal fotovoltaico alle batterie. Sono scelte industriali che hanno determinato una crescita rapidissima nelle tecnologie di decarbonizzazione a livello globale. Questa è una strada su cui mi sembra difficile tornare indietro e gli Stati Uniti rischiano di perdere competitività se non investono sulle tecnologie del futuro”.
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