“Il cambiamento climatico non ci aspetterà. Il nostro mondo è ormai troppo interdipendente e non può permettersi di strutturarsi in blocchi di Paesi isolati e insostenibili. Questo è il momento della solidarietà internazionale e intergenerazionale”. Lo ha detto il cardinale degretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, intervenendo alla Cop27 di Sharm el Sheikh.
“Dobbiamo essere responsabili, coraggiosi e lungimiranti non solo per noi stessi, ma anche per i nostri figli. L’anno scorso – ha ricordato Parolin -, in occasione della COP-26 di Glasgow, Papa Francesco ha inviato un Messaggio in cui sottolineava che ‘le ferite inferte alla nostra famiglia umana dalla pandemia di Covid-19 e dal fenomeno del cambiamento climatico sono paragonabili a quelle derivanti da un conflitto globale’. Ora, questo messaggio assume un significato ancora maggiore. La nostra volontà politica deve essere guidata dalla consapevolezza che o vinciamo insieme o perdiamo insieme”.
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