La vera speranza alla Cop28 “è che si parli concretamente della fine dei combustibili fossili. Sta tutta lì la sfida. Sono attesi degli annunci, riguardanti ad esempio le rinnovabili. Per me non è sufficiente, perché al momento incrementare questo tipo di energie significa aggiungerle alle fossili e non sostituirle”. Così, intervistato da La Stampa il paleoclimatologo Jean Jouzel, che si trova a Dubai per partecipare alla conferenza delle parti sul clima. Per l’esperto il sistema capitalistico è “incompatibile con la lotta contro il riscaldamento climatico”. Non c’è, dice, “un vero incitamento economico a utilizzare meno le energie fossili. Il capitalismo, inteso come ultraliberismo, non mette vincoli al loro utilizzo, per questo penso che sia necessario dare maggior peso agli Stati”. Secondo Jouzel “bisognerebbe dare un colpo al carbone e rendere le altre energie più competitive ma oggi ci sono delle difficoltà: la Carbon tax, ad esempio, non è così facile da applicare. Bisogna quindi riflettere ad un modello economico compatibile con la lotta al riscaldamento climatico. Non ho la soluzione, ma dobbiamo arrivare al giorno in cui non sarà più vantaggioso utilizzare combustibili fossili”.
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