La battaglia navale sul traffico commerciale tra Cina e Usa è scattata ieri, con pesanti tariffe portuali reciproche legate al carico delle navi in arrivo nei rispettivi porti. Lo riporta il Sole 24 Ore che aggiunge come però Donald Trump sia ottimista su una distensione dei rapporti con Pechino: “Niente paura, con il presidente Xi Jinping tutto si aggiusterà”. Il quotidiano di Confindustria ha fatto i conti: le rotte americane diventeranno tra le più costose al mondo perché ogni nave cinese – costruita in Cina oppure di proprietà cinese o anche gestita da armatori non cinesi – che arriva negli Usa pagherà tasse salatissime pari a 50 dollari a tonnellata per armatori cinesi, 18 per armatori non cinesi. Quindi, se costruite in Cina, le tariffe si applicheranno anche alle navi gestite da società statunitensi e a quelle in cui una società americana detiene una partecipazione del 25% o più.
È stata inaugurata, presso l’Atrio d’Onore di Palazzo Piacentini, la mostra “Mulino Bianco: 50 anni…
2G Italia, filiale italiana di 2G Energy AG rinnova la sua presenza a Ecomondo 2025,…
Scania partecipa a Ecomondo 2025, punto di riferimento per la transizione ecologica e l’innovazione industriale,…
"Mi risulta che il commissario Sefcovic incontrerà la sua controparte cinese, il ministro del Commercio,…
"Sui fondi destinati all’agricoltura è in corso un dibattito su come rivedere la misura. Fino…
Le concentrazioni di anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera hanno registrato il maggiore aumento nel 2024 da…