“Penso che Ursula von der Leyen debba andare via e anche al più presto perché è un’incapace. Mario Draghi non avrebbe mai approcciato un negoziato con Trump come ha fatto lei”. Così Carlo Calenda, leader di Azione. “Mi sono occupato di politica commerciale, quindi anche di dazi, per dieci anni, da Confindustria e poi dal governo, e non ho mai visto un negoziato così assurdo. Quello che è successo è colpa di Meloni e Merz”, aggiunge a Il Corriere della Sera. E spiega perché: “Italia e Germania, per preservare l’automotive, che poi non hanno preservato, hanno spinto per non mettere i contro-dazi. E infatti quando Trump ha messo i dazi provvisori l’Europa non ha reagito con altri dazi e perciò è partita senza avere nulla con cui negoziare. E von der Leyen domenica si è genuflessa davanti al presidente degli Stati Uniti, perché il problema non sono solo i dazi al 15 per cento (con Biden si aggiravano intorno al 2,5) ma anche l’aver acconsentito al fatto che le merci americane entreranno senza alcun dazio. Oltre a questo ci sono le follie sull’energia…”. Nello specifico: “L’Europa acquista in totale 400 miliardi di energia: come farà ad acquistarne 250 dagli Usa senza sapere nemmeno il prezzo? Insomma, quella di domenica è stata una scena mortificante per un europeista come me”.
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