“È un momento difficile per il settore, ma siamo forti”. Così Piero Formenti, presidente di Confindustria nautica, che non nasconde che la situazione geopolitica mondiale e la politica statunitense sui dazi abbiano messo in crisi un comparto. Come riporta Il Sole 24 Ore il quadro è abbastanza delineato: “Per quanto riguarda gli ordini 2025, il settore è diviso in tre parti: i grandi stanno ancora crescendo, non tantissimo come prima, ma stanno ancora crescendo. I medi sono stabili. La piccola nautica è in calo, però ha cominciato a recuperare, verso la fine della stagione; e, in questo momento, c’è molto fermento”. Quanto ai dazi “vendiamo molto negli Stati Uniti – ha sottolineato Formenti – e stiamo ricominciando. Il problema non erano tanto i dazi quanto l’incertezza di quanto fossero questi dazi. Una volta stabiliti, anche i nostri importatori hanno ricominciato a far partire i container e le imbarcazioni. Il problema era avere conoscenza di quello che fosse, più che il dazio in sé”. In ogni caso, il dazio “limita un pochino la forza delle nostre industrie nel vendere al mercato americano, e crea danni anche a tutto il sistema di vendita di barche, imbarcazioni, motori in America, perché ci sono tantissime aziende, anche statunitensi, che vivono di quello che noi esportiamo negli Usa”.
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