L’effetto dei dazi “lo abbiamo già scontato sull’export, sceso da 900 mila tonnellate a meno di 300 mila nel 2024. La siderurgia italiana ha compensato orientandosi su altri mercati: l’acciaio è venduto per il 50% in Italia, per il 30% nel resto d’Europa e per il 20% in Nord Africa e Canada”. Così Antonio Gozzi, presidente di Federacciai. Ma la nuova mannaia di Trump rischia di assestare un duro colpo al settore “già in crisi a causa delle politiche green della Ue”. Come riporta il Corriere della Sera, Gozzi spiega: “La manifattura americana da sola non ce la può fare, perché utilizza componenti che non produce. Usa e Ue si devono alleare, invece rischiano di far la fine dei polli di Renzo, che si beccavano quando stavano andando in pentola”. E la pentola è “la Cina, che ha una politica commerciale molto aggressiva. Nell’acciaio ha una sovracapacità e sta invadendo i mercati, dall’Europa al Pacifico. Ora il rischio è un’ulteriore invasione: Bruxelles deve mettere barriere”.
La Russia vorrebbe avviare un servizio aereo verso i paesi Brics. Lo ha detto il…
E' brillante questa mattina il prezzo del gas. Al Ttf di Amsterdam i future sono…
Parte al ribasso questa mattina il prezzo del Brent. Il greggio più 'nobile' viene infatti…
"Per gestire in sicurezza il sistema elettrico servono un carico di base e la flessibilità…
"Le cause del blackout non le conosciamo, ma sappiamo che più si fa produzione intermittente…
La transizione energetica italiana "procede nella direzione giusta, seppur con fatica. Richiederà grandi investimenti, circa…