La presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, ha denunciato le “politiche commerciali coercitive” che minacciano le catene di approvvigionamento, invitando a un allentamento della guerra dei dazi avviata da Washington. La leader francese è in visita questa settimana a Pechino per discutere dell’economia cinese e rafforzare la cooperazione con i suoi omologhi cinesi.
Le sue dichiarazioni, rilasciate presso la sede della banca centrale cinese, arrivano poche ore dopo l’annuncio da parte dei negoziatori cinesi e statunitensi a Londra di un nuovo accordo per allentare le tensioni commerciali bilaterali, dopo la campagna mondiale sui dazi doganali lanciata ad aprile da Donald Trump.
Lagarde ha esortato tutte le parti a trovare soluzioni “nonostante le divergenze geopolitiche” e ha invitato i paesi a preservare il “quadro multilaterale” del commercio internazionale, che, secondo lei, “ha portato tanti benefici alle nostre economie”. “Le politiche commerciali coercitive rischiano molto di più di provocare ritorsioni e portare a risultati dannosi per tutti”, ha sottolineato. La presidente della BCE ha inoltre avvertito che il protezionismo rischia di “minare le basi della prosperità mondiale”.
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(AFP)
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