“Dividerei il mercato nautico in due: sotto e sopra i 24 metri. Nel primo caso, i dazi incideranno. Perché per chi spende un milione, un milione e mezzo, il 20% in più incide; e poi perché chi fa questo tipo di spese incorrerà in un momento di mercato difficile, magari dopo aver perso soldi in Borsa. Sopra i 24 metri, le cose cambiano. Noi, che con Sanlorenzo facciamo quasi il 90% di prodotto sopra i 24 metri, soffriamo molto meno la ciclicità. In Sanlorenzo, che ha un fatturato di 800 milioni di euro, ovvero l’81-82% del totale, il prezzo medio è di 12 milioni di euro. In questo mercato, insomma, la ciclicità si sente meno. Anche perché la produzione americana sopra i 24 metri è praticamente inesistente. Se un americano vuole una barca di oltre 24 metri deve venire da noi. E l’Italia è il primo produttore al mondo in questo segmento”. Così Massimo Perotti, executive chairman di Sanlorenzo. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “L’idea di produrre in Usa l’avevamo da tempo. L’accordo con American Magic è strategico per rivitalizzare la vela negli Usa ma è importante anche per Bluegame, brand che piace agli americani perché fa barche considerate una sorta di Hammer del mare. Ci hanno chiesto di produrli lì e per noi è un vantaggio visto che gli stabilimenti sono gratis. Sono già in costruzione, 6.503 metri quadrati per 140 lavoratori”.
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