“Importare più gas in Italia ed in Europa? Ne abbiamo un gran bisogno per aumentare l’offerta e quindi far diminuire i prezzi”. Così il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli. In un colloquio con la Stampa spiega: “Dallo scoppio della guerra in Ucraina e ancor di più dopo il blocco totale delle importazioni dalla Russia scattato all’inizio di quest’anno, il mercato è infatti molto corto, la domanda supera l’offerta, perché finora non siamo riusciti a rimpiazzare in maniera strutturale quel 40% di quota complessiva che ci garantiva Mosca, proprio non ce l’abbiamo fatta. Con risultato che questo mercato è in mano ai venditori e se non si fanno nuovi investimenti lo sarà ancora per anni”. Tabarelli poi continua: “Tutto il gas che compriamo è abbastanza allineato come prezzo, non ci sono grandi differenze. Negli Usa estrarre gas costa 2-3 euro a megawattora e quindi ci sono margini sufficienti per coprire tutti i costi, dalla liquefazione al trasporto alla rigassificazione. Quindi ben venga il Gnl americano perché se aumenta l’offerta i 34 euro a megawattora che si paghiamo oggi in media per il gas che importiamo possono diventare 20, che era il livello che si pagava prima della crisi”.
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