“Il ddl Salvamare, così come licenziato oggi dalla commissione Ambiente del Senato, non è una risposta completa e adeguata al problema dei rifiuti in mare, non è una soluzione ma un buon punto di partenza”. Così in una sua nota la senatrice di Cal, Virginia La Mura, relatrice del provvedimento, secondo cui “all’approvazione di oggi si è arrivati con alcune rinunce importanti come conseguenza dell’iter travagliato a causa di Covid e crisi di governo. Ed è il caso della modifica da parte della Camera, la cancellazione dell’art 12 del testo per l’introduzione di un’etichetta per le fibre sintetiche: per questo il Salvamare è solo un punto d’inizio”. Il ddl, spiega La Mura “permette all’Italia di allinearsi al percorso già in atto a livello europeo perché si collega alla strategia europea per la plastica nell’economia circolare del 2018. Ed è proprio a fronte del fatto che l’Europa si sia precedentemente adoperata in quest’ottica – cercando di fermare la dispersione di rifiuti in mare e dotando le aree portuali di zone di raccolta rifiuti proveniente dalle navi – che il provvedimento approvato può essere considerato a pieno titolo una iniziale risposta da parte di un’Italia più attenta e responsabile”.
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