Ricostruire le scorte, rimpiazzare le pratiche obsolete, rafforzare le capacità industriali: sono le tre R che strutturano la visione strategica di medio-lungo termine per le politiche industriali della Difesa. Lo ha dichiarato Luisa Riccardi, Direttore Nazionale degli Armamenti, nel suo intervento alla seconda giornata dell’Italian Defence Industry Day (IDID) – Building the Defence of the Future: Institutional, Industrial and Technological Cooperation in Europe – l’evento promozionale dedicato all’industria italiana della Difesa che, organizzato ICE-Agenzia, per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, in collaborazione con il Ministero Italiano della Difesa, si è tenuto a Bruxelles il 10-11 dicembre e ha offerto l’opportunità alle aziende italiane del settore di presentare le proprie soluzioni avanzate e i prodotti innovativi alla NATO, ai Paesi UE e alleati, ai partner e alle istituzioni dell’UE. “L’esperienza sul campo e le attuali crisi regionali consentono di strutturare una visione strategica di medio-lungo termine per le politiche industriali della difesa basata sul modello delle 3R. Cosa intendiamo per modello delle 3R? Ricostruire le scorte, rimpiazzare le pratiche obsolete e rafforzare le capacità industriali, al fine di adattare efficacemente le capacità produttive alle esigenze militari urgenti e prioritarie”, ha precisato. “Inoltre, è fondamentale affrontare la questione degli approvvigionamenti di materie prime”, ha aggiunto. “In questo contesto, la Direziona Nazionale degli Armamenti del Ministero della Difesa ha tracciato un percorso per garantire un certo grado di autonomia strategica all’industria della Difesa Nazionale riducendo la dipendenza dai Paesi concorrenti, attraverso azioni di reshoring e friendshoring”, ha proseguito Riccardi. “Al fine di facilitare la collaborazione tra la NATO e le industrie nazionali della difesa e della sicurezza, è stato progettato un quadro di riferimento per l’impegno dell’industria NATO. Tale quadro può consentire all’Alleanza di sfruttare l’innovazione tecnologica e le capacità industriali per soddisfare le esigenze di difesa e sicurezza in continua evoluzione della NATO. Per le imprese italiane è fondamentale stabilire una forte integrazione con i principali attori di questo quadro”, ha specificato il Direttore.
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