“Il mercato è completamente cambiato rispetto a un anno fa”. Lo dice Gianni Vittorio Armani, ceo di Iren, gruppo che ha annunciato una nuova linea di credito da 50 milioni con Bbva legata all’impronta idrica. Al Corriere della Sera Armani aggiunge: “C’è una stretta molto forte su vari aspetti: i termini di pagamento, la quantità di forniture, la flessibilità”. Il problema per il ceo di Iren è che “i contratti che si riescono a chiudere sono a prezzo indicizzato alle borse dell’energia, come quella di Amsterdam, sottoscrivere forniture a prezzo fisso è impossibile. Il mercato sta scontando nelle quotazioni di oggi la scarsità dell’offerta del futuro. Ma il problema non è solo il prezzo”. Armani poi spiega: “Le faccio il nostro caso: normalmente in questo periodo dell’anno abbiamo il 70% dei contratti di acquisto del gas con pagamento a 60-120 giorni e con flessibilità nel ritiro giornaliero in termini di volumi. Per i prossimi mesi la flessibilità è molto inferiore, abbiamo solo il 40% dei contratti chiusi con pagamento a 90 giorni, mentre per gli altri ci chiedono di pagare con scadenze più brevi. Ci sono clausole di recessione molto più ampie E questo per noi che siamo grandi. Ma le condizioni per gli operatori minori sono molto più difficili”.
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