Un tetto europeo al prezzo del gas “non è una battaglia ma una proposta italiana, che nella sua ragionevolezza e solidità è stata acquisita da tutti”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ai microfoni di ‘Sportello Italia’, su Rai Radio 1. “Siamo stati in presenza di una insensata crescita del prezzo del gas, perché ricordo che nelle tubazioni adesso fluisce più gas di quanto non ne fluisse un anno fa, visto che la Russia non ha diminuito i flussi, anzi”, aggiunge. Quindi “non c’è davvero motivo per cui un anno fa si pagavano 20 centesimi per un metro cubo di gas e pochi giorni fa invece si era arrivati a 1,70 euro: un aumento di otto volte. Questo è frutto di una speculazione, non ha niente a che vedere con la mancanza di gas”, tuona Cingolani. Che prosegue: “Il price cap è qualcosa che difende tutti i cittadini europei e tutto il mercato da una speculazione eccessiva. E’ ovvio – spiega – che il mercato libero debba remunerare gli operatori, ci mancherebbe altro, però quando si arriva a vedere che i prezzi del gas, che poi determinano anche quelli dell’elettricità, sono diventati così alti, le aziende chiudono, i trasportatori si fermano e le famiglie non ce la fanno, questo non è più mercato libero ma altro. E il price cap aiuta”.
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