“La battaglia del nostro governo, che in parte ha vinto, è quella di poter usare dei combustibili, dei biocarburanti che vengono dall’olio combustibile, dall’agricoltura marginale non in competizione con la catena alimentare”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, nell’intervento tenuto ieri sera a Roma, alla cena sociale dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti del Lazio, per l’apertura dell’anno sociale 2023. “Ho sentito in televisione qualcuno che raccontava che noi di Eni stiamo affamando l’Africa perché produciamo olio vegetale. Possiamo dire che questa è una menzogna”, tuona il manager. Spiegando: “Gli arbusti oleosi che coltiviamo in Africa sono in zone desertiche, quindi quasi senza acqua”. Inoltre, continua Descalzi, “in 7 Stati africani produrremo circa 700-800mila tonnellate all’anno” creando “un totale di 2 milioni di posti di lavoro. Agricoltori. Formati, con Coldiretti, in Italia e in Ruanda”.
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