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Energia, Iran riprende esportazioni elettricità Paesi confinanti a Est

In un’intervista all’Irna, Mostafa Rajabi Mashhadi ha affermato che il volume di elettricità esportato nei due paesi confinanti è attualmente pari a 150 megawatt, mentre l’Iran continua a importare circa 450 megawatt di energia dall’Armenia e dal Turkmenistan. Rajabi Mashhadi ha sottolineato che l’attuale livello delle esportazioni dovrebbe rimanere invariato, a meno che non vengano stipulati nuovi accordi o non si verifichino sviluppi urgenti negli scambi energetici regionali. Lo riporta Iran News Daily.
Al momento non ci sono piani immediati per aumentare le esportazioni”, ha aggiunto. Il 27 agosto di quest’anno il capo di Tavanir aveva dichiarato che le esportazioni di elettricità dell’Iran erano scese al livello più basso, quasi zero, a causa degli squilibri nell’approvvigionamento interno. Le esportazioni di elettricità vengono effettuate solo quando non vi sono interruzioni nell’equilibrio tra produzione e consumo interni, garantendo che il fabbisogno interno sia pienamente soddisfatto. Negli ultimi mesi, per far fronte alle carenze durante la stagione calda e i periodi di picco dei consumi, le importazioni di elettricità dell’Iran sono aumentate di oltre cinque volte il volume delle sue esportazioni, con la maggior parte dell’energia importata utilizzata per stabilizzare la rete nazionale e soddisfare la domanda interna.
Fino a poco tempo fa, l’Iraq era il principale destinatario delle esportazioni di elettricità dell’Iran nell’ambito di contratti internazionali, ma queste esportazioni sono state completamente interrotte negli ultimi mesi. Le esportazioni verso l’Afghanistan sono proseguite anche nell’ambito di un accordo internazionale separato, ma con volumi molto inferiori alla quantità di energia importata in Iran. Nel frattempo, l’amministratore delegato della Tehran Regional Electric Company ha annunciato che la provincia di Qom ospiterà presto il suo più grande impianto solare, con una capacità prevista di 2.000 megawatt, sviluppato in collaborazione con il settore privato.
Parlando all’Irna, Farhad Shabihi ha detto che il progetto su scala nazionale sarà realizzato con investimenti privati per espandere l’infrastruttura energetica rinnovabile del Paese, raggiungendo alla fine una capacità totale di 2.000 MW. Ha aggiunto che nella prima fase sarà costruito un impianto solare da 350 MW. “Gli studi di fattibilità per collegare l’impianto alla rete elettrica nazionale dovrebbero essere completati entro la fine di maggio 2026”, ha osservato Shabihi. L’amministratore delegato ha sottolineato che il governo provinciale di Qom si sta preparando ad assegnare i terreni per la prima fase, con 600 ettari destinati al progetto in base agli accordi esistenti. Secondo Shabihi, l’impianto solare non solo fornirà parte del fabbisogno elettrico di Qom e alimenterà la rete nazionale, ma offrirà anche significativi vantaggi ambientali ed economici.

redazione

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