“Il fotovoltaico dev’essere in primis messo a terra e su questo c’è da fare un lavoro eccezionale, soprattutto per integrare il fotovoltaico sui tetti degli edifici dei centri storici, cosa che oggi le sovrintendenze non permettono. Per fare per certi versi quello che è stato fatto sulla Sala Nervi del Vaticano, sulla quale 15 anni fa è stato realizzato un impianto fotovoltaico bellissimo , di grande fattura. La sovrintendenza non permette di fare neanche però quello che è stato fatto sui tetti degli edifici storici, in maniera indisturbata, negli ultimi 30 anni: penso alle antenne della tv tradizionale, alle parabole della tv satellitare, ai motori dei condizionatori o ai serbatoi dell’acqua. C’è un ostracismo sul fotovoltaico che deve essere superato o si rischia di andare a mettere i pannelli fotovoltaici sui suoli agricoli e questo deve essere assolutamente evitato. Ma lo si può fare solo se si libera e si esclude l’autorizzazione paesaggistica per il fotovoltaico sui tetti storici, facendo quello che è stato già fattoi per i tetti che non sono nei centri storici”. Così, intervistato da GEA, Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.
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