Un’altra criticità dell’estensione e livello europeo del modello iberico legato a un possibile “aumento dei flussi di elettricità sovvenzionata verso i Paesi terzi”, con il rischio di un conseguente “aumento della produzione di energia elettrica nell’Ue utilizzando impianti a gas” stimato tra i 5 e i 9 miliardi di metri cubi di gas. “Questi effetti possono verificarsi in relazione a diversi partner commerciali dell’Ue, ma è probabile che siano più significativi per quanto riguarda il Regno Unito e la Svizzera”, si legge nel non-paper della Commissione europea fatto circolare tra i ministri dell’Energia a Lussemburgo. “Tali esportazioni ridurrebbero anche i benefici finanziari netti della misura, in quanto i sussidi pagati nell’Ue ridurrebbero essenzialmente i prezzi dell’energia elettrica per i consumatori extra-Ue”, specifica il testo. (Segue)
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