“La Lombardia produce il 23% del Pil nazionale, è la prima regione manifatturiera d’Italia e la seconda in Europa. Abbiamo un patrimonio di aziende che rischiamo di mettere a repentaglio”. Lo dice Giuseppe Pasini, presidente di Confindustria Lombardia. In un colloquio con il Corriere Economia parla di desertificazione industriale e sottolinea che il primo fatto per tornare competitivi è “il costo dell’energia. Nel 2024 pagavamo il Mwh in media 108 euro. A gennaio di quest’anno abbiamo superato di 150. L’energia elettrica ci costa l’82% in più rispetto alla Francia, il 78% in più rispetto alla Spagna, il 38% in più rispetto alla Germania. Per quanto riguarda il gas: 7,4 euro al mwh negli Usa, 34,4 in Europa e oltre 36,3 in Italia”. E ancora: “La nostra proposta è a due livelli, una strada non esclude l’altra. Per il medio periodo dobbiamo attivare il nucleare. Nell’immediato serve potenziare al massimo le rinnovabili. La competenza delle Regioni nel definire i siti per eolico e fotovoltaico rallenta i tempi. La burocrazia frena gli investimenti. Oltre a produrre più rinnovabili, serve il disaccoppiamento, cioè la possibilità di comprare l’energia da rinnovabili a un prezzo più basso perché gli stessi costi di produzione sono più bassi”. Infine Pasini sostiene che “il green deal va rallentato. Il sistema produttivo non può decarbonizzare al ritmo che la commissione ci aveva dato. Vedi la grande crisi della meccanica e dell’automotive”.
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