Una grande alleanza sul nucleare tra Italia e Francia per decarbonizzare l’industria, accompagnare le rinnovabili verso l’ambizioso target del Net Zero al 2050, e creare una supply chain europea dell’atomo, che renderà l’Europa più indipendente. Sono le direttrici tracciate da Luc Rémont – a un anno dalla nomina a presidente e Ceo del colosso transalpino Edf, in una intervista a Il Sole 24 Ore. “Partecipo alla Cop da 26 anni e credo che parlare diffusamente, proprio a Dubai, di fonti low carbon, compreso il nucleare, come parte della soluzione e condividere tra i vari Paesi questi obiettivi sia un bel passo in avanti – spiega Remont -. L’atomo è una sfida industriale che dobbiamo vincere. Dal 1973 al 1997 la Francia ha costruito 58 reattori che soddisfano fino all’85% del fabbisogno nazionale di elettricità. Erano 30 anni fa e non avevamo le stesse tecnologie di oggi. Quindi direi che oggi triplicarlo è possibile, ma servono stabilità regolatoria, un framework e un sentiment condivisi”. Remont poi aggiunge che Edf, con Edison e Ansaldo Nucleare, sta lavorando all’ipotesi degli Smr in Italia: “Edf lavora da tempo con varie industrie italiane della supply chain nucleare, alcune di esse ci hanno supportato con grande efficacia per il problema di corrosione ai nostri reattori. Per noi l’Italia fa già parte della ‘famiglia’ del nucleare e ne siamo molto felici: ha grandi competenze e capacità industriali. Con la stessa filosofia, di mutuo sostegno e alleanza, stiamo portando avanti una partnership con Ansaldo ed Edison e possiamo sviluppare gli Smr, non solo in Italia ma in tutta Europa” Quindi “tocca all’Italia stabilire il suo mix energetico: con Edison siamo pronti a supportarvi quando il Governo, il Paese e la comunità decideranno in che direzione andare”. Un altro passaggio importante è un’ambizione dichiarata: “Edf è il più grande operatore di generazione elettrica a basse emissioni del continente. La nostra ambizione è lavorare su larga scala in Francia, in Gran Bretagna, potenzialmente anche in Italia, anche se in realtà vogliamo essere un leader industriale sul nucleare in tutta Europa, contribuendo allo sviluppo di questa tecnologia e creando una supply chain sicura e indipendente. In questo l’alleanza con l’Italia può rivelarsi fondamentale”.
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