“Solo nell’ultimo anno abbiamo compiuto progressi impressionanti. In primo luogo, abbiamo lanciato un Pacchetto Eolico, che sta riducendo di due terzi i tempi di autorizzazione. Nella prima metà del 2025, gli investimenti nell’energia eolica europea hanno raggiunto il massimo storico: oltre 40 miliardi di euro. È chiaro: gli investitori stanno scegliendo l’Europa. Un’altra buona notizia: ormai oltre il 70% della nostra elettricità proviene da fonti a basse emissioni di carbonio. Di conseguenza, l’anno scorso abbiamo ridotto la nostra bolletta dei combustibili fossili di 60 miliardi di euro. Questa è la strada da seguire. Riduciamo prezzi e dipendenze allo stesso tempo”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il discorso di apertura alla conferenza ‘One Year After the Draghi Report’, tenuta insieme all’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. “Ma sia chiaro: i nostri prezzi dell’energia rimangono ancora troppo alti, troppo volatili e troppo disparati in Europa. In alcuni Stati membri, l’elettricità costa tre volte di più che in altri. E molti picchi di prezzo potrebbero essere evitati se l’energia potesse fluire più liberamente dove serve. Ma le reti nazionali non sono ancora ben integrate. Troppo spesso non disponiamo degli interconnettori necessari o non utilizziamo in modo efficiente quelli che abbiamo. Ora abbiamo iniziato ad affrontare questo problema”, ha aggiunto.
“Proprio la scorsa settimana, il Parlamento europeo ha approvato la nostra proposta di utilizzare i Fondi di coesione per potenziare le infrastrutture energetiche. Molti progetti stanno già procedendo. Come l’interconnettore Celtic, che presto porrà fine all’isolamento dell’Irlanda dalla rete europea. O il progetto del Golfo di Biscaglia, per raddoppiare la capacità tra Francia e Spagna. Inoltre, proporremo un Pacchetto Reti e una nuova iniziativa per le Autostrade dell’Energia. Si concentrerà su otto colli di bottiglia critici delle nostre infrastrutture energetiche. Dai Pirenei al gasdotto transbalcanico. Dallo Stretto di Øresund al Canale di Sicilia. Elimineremo questi colli di bottiglia uno per uno. E interverremo con finanziamenti laddove necessario”, ha evidenziato.
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