La Commissione europea ha smentito categoricamente di voler vietare gli oli essenziali nell’ambito della revisione di una legge che limita le sostanze chimiche nocive: tutto questo dopo la pubblicazione di un parere di 100 senatori francesi che allarmavano su una “minaccia” alla coltivazione della lavanda. In un testo intitolato “La lavanda provenzale è in pericolo”, pubblicato sul Jdd, i parlamentari ritengono che la revisione dei regolamenti europei sui prodotti chimici attualmente in fase di elaborazione a Bruxelles rappresenti “un pericolo immediato” per “l’intero settore dei profumi, delle piante aromatiche e medicinali”, che in Francia significa 25.000 posti di lavoro diretti o indiretti.
“Per la UE, la lavanda è un prodotto chimico la cui tossicità deve essere valutata, in particolare i suoi effetti di interferenza endocrina. L’obbligo di testare ciascuna delle 600 molecole di un olio essenziale è inapplicabile e inappropriato”, mentre “gli oli testati nel loro insieme non inducono effetti deleteri”, sostengono, accusando Bruxelles di “incoraggiare la sostituzione di molecole naturali con molecole sintetiche derivate dal petrolio”. Per l’Esecutivo europeo, che ha sfatato questa tesi per diversi anni, queste preoccupazioni sono infondate.
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