A quanto si apprende a Bruxelles, si è appena conclusa la riunione tra gli ambasciatori dei 27 Stati membri al Coreper (il comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue) senza progressi sul piano Ue di riduzione dei consumi di gas del 15%, proposto dalla Commissione europea questa settimana. Gli Stati rimangono “su posizioni ancora molto distanti”, ha riferito una fonte diplomatica. Nel fine settimana la presidenza della Repubblica ceca alla guida semestrale dell’Ue dovrebbe presentare una nuova proposta con delle modifiche a quella originaria della Commissione europea che sarà discussa dagli ambasciatori in una nuova riunione in programma lunedì 25 luglio pomeriggio, organizzata alla vigilia del Consiglio straordinario dell’energia. Tra i punti critici della proposta, il target di riduzione del 15% dei consumi di gas (rispetto alla media dei consumi degli ultimi cinque anni) e i poteri che l’esecutivo chiede per dichiarare lo stato di allerta di fronte a una crisi di approvvigionamento. Praga punta a raggiungere un accordo politico al Consiglio di martedì.
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