Nonostante le ultime sanzioni dell’Europa, la Russia può ancora vendere il suo gas naturale liquefatto (Gnl) ad altri consumatori. Lo ha dichiarato il vice primo ministro russo Alexander Novak all’agenzia di stampa russa Tass. “Per quanto riguarda le sanzioni, non le riconosciamo. Sono illegittime e aggravano la situazione di coloro che le impongono, nonché dei loro stessi consumatori, in particolare per quanto riguarda i prezzi del carburante”, ha dichiarato a margine del Caucasus Investment Forum. “Senza dubbio, considerando che questo tipo di carburante è ricercato e che la domanda globale è in crescita, il Gnl sarà venduto. Gli accordi con i partner sono già stati raggiunti. Naturalmente, ci saranno alcune difficoltà che dovranno essere superate”, ha detto Novak.
Il 24 giugno, l’Unione Europea ha introdotto il 14° pacchetto di sanzioni comunitarie, inserendo nella lista nera 47 aziende e 69 individui, annunciando il divieto di transito del Gnl russo nei porti dell’UE e vietando alle aziende europee di utilizzare il Sistema di trasferimento di messaggi finanziari (Spfs), l’alternativa russa allo Swift. Bruxelles ha introdotto nuove restrizioni all’esportazione di una serie di beni e attrezzature a doppio uso verso la Russia, nonché restrizioni all’esportazione di una serie di aziende in altri Paesi, in particolare in Cina. L’Ue ha inoltre vietato ai propri porti di servire 27 navi che effettuano spedizioni nell’interesse della Russia e ha introdotto una serie di altre restrizioni.
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