“Oggi possiamo riconoscere che l’Azerbaigian non è solo un fornitore per pochi Stati membri, ma un fornitore paneuropeo. Ora serve almeno 10 Stati membri. Su questa base, l’espansione del Corridoio meridionale del gas per servire i mercati dell’Italia, della Germania meridionale o dell’Europa centrale, attraverso il nuovo percorso emergente chiamato Anello della Solidarietà, è per noi un progetto strategico”. Lo ha dichiarato la commissaria europea per l’Energia, Kadri Simson, nel suo intervento di apertura al dialogo sull’energia Ue-Azerbaigian che ha avuto luogo oggi a Bruxelles. A quanto apprende GEA, la commissaria avrebbe accolto con favore “i progressi compiuti negli ultimi mesi”, tra cui ha menzionato l’esito del test vincolante per il mercato effettuato da TAP, la decisione dell’Italia di costruire l’infrastruttura della Dorsale Adriatica o la conclusione del Memorandum di intesa con i quattro Stati membri (Bulgaria, Romania, Ungheria Slovacchia) nel cosiddetto Anello di Solidarietà. Per Simson “ci sono ancora molte domande intorno all’espansione” del corridoio meridionale, tra cui la domanda dell’Ue, domande sul quadro normativo, domande sul finanziamento.
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