“In questo Paese le infrastrutture vanno fatte senza ‘se’ e senza ‘ma’ e questo governo lo ha già dimostrato”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, intervenendo all’incontro ‘Infrastrutture e Pnrr: Quale sviluppo per l’Italia” in corso al Meeting di Rimini. Per il governatore, nel nostro Paese, su questo fronte ci sono “molti problemi”. Intanto, quello “dell’ideologia” di chi vede le infrastrutture come “lo sterco del diavolo, che va combattuto ideologicamente ancora prima di averlo progettato”, quando invece sono “un bene essenziale per la crescita di un modello economico e sociale in cui questo Paese deve credere fermamente”.
Il “secondo nemico”, ha spiegato Toti, è rappresentato da chi sostiene che “le infrastrutture servono, ma mica a casa mia”, oppure, ad esempio, da chi dice: “l’Alta Velocità? Ma i treni locali non funzionano”. E poi, ha ricordato il governatore ligure, “c’è sempre un’alga, un pesce, un ranocchio, uno scorcio di panorama che si oppone” a progetti come “il rigassificatore a Vado. Eppure il caro bollette lo pagano tutti”.
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