“Confindustria concorda con gli obiettivi del Green deal ma non con i tempi dettati dall’Europa”. Così Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia Area Centro. Caiumi possiede un auto elettrica e ammette: “Le preferisco rispetto alle vetture con il motore endotermico ma sinceramente non so dire se alla fine sono le più ecologiche, considerando tutto il ciclo di vita. Credo che nessuno lo sappia”. In una intervista a La Stampa aggiunge: “Sono il presidente degli industriali in un territorio che ha un export così altro che può permettersi di sapere come sta funzionando il mondo. Riteniamo che il Green deal sia qualcosa di straordinario a cui adeguarsi e le aziende sono allineate. Ma ci sono degli aspetti che vanno rivisti”. E spiega: “L’Ue ha fatto l’errore di non pensare in modo globale, trascinata da una grandissima influenza da parte dei Paesi nordici che però non hanno un livello di esportazioni paragonabile al nostro. Quindi si è trovata non allineata con il resto del mondo e non ha valutato abbastanza il costo di una riduzione della competitività delle nostre merci”. Caiumi ha delle richieste da avanzare alla nuova Commissione europea: “Dobbiamo essere ispiratori di soluzioni migliori rispetto al resto del mondo. Non c’è nessuna intenzione allentare attenzione sul Green deal ma mentre per alcuni settori anche i tempi sono congrui, per altri (come l’automotive) vanno modificati. Dobbiamo riuscire a bilanciare i nostri obiettivi molto sfidanti con il mercato”.
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