Nelle previsioni meteorologiche, il modello di Google per prevedere le inondazioni arriva a un preavviso fino a 7 giorni, abbastanza per salvare vite umane. “È già usato in 83 Paesi, di cui 28 in Africa”, dice James Manyika, 58 anni, originario dello Zimbabwe, un PdD in computer science, AI e robotica, oggi primo senior vice president di Google per la Tecnologia e la Società e riporta direttamente al ceo Sundar Pichai. Co-presiede, inoltre, l’AI Advisory Board delle Nazioni Unite, creato per governare l’intelligenza artificiale. Manyika racconta al Corriere della Sera gli sviluppi che l’AI porterà all’umanità, dalla salute alla lotta al cambiamento climatico. Ma questa nuova tecnologia “va regolata e governata a livello globale”.
Manyika non nasconde che esistono anche “rischi e complessità legati all’AI e che vanno contemplati casi di “applicazioni scorrette e uso improprio”, cioè quando attori cattivi usano la tecnologia per fini diversi da quelli per cui è stata creata, ad esempio per attività criminali e disinformazione.
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