“Non ci saranno ostacoli per gli imballaggi in Pet: in Europa dei 4 milioni di tonnellate immessi sul mercato, già adesso oltre 2 milioni vengono raccolti e riciclati. Nel 2023 in Italia eravamo al 75% di raccolta e arriveremo facilmente al 77%, che è l’obiettivo richiesto dalla Sup. Non ci saranno problemi per il contenuto minimo riciclato”. Così Antonello Ciotti, presidente di Petcore Europe (l’organizzazione che rappresenta l’industria del pet in Europa). Le difficoltà sorgono per gli imballaggi in materiali plastici diversi dal Pet: “A livello europeo stiamo parlando di un mercato da 9 milioni di tonnellate. Richiedere un contenuto minimo riciclato del 10% significa dover avere a disposizione 900mila tonnellate di riciclato. Che ad oggi non c’è”, spiega Ciotti in un colloquio con Il Sole 24 Ore. E ancora: “Uno dei problemi per utilizzare materiale riciclato nel sensitive packaging, che prevede contatto alimentare, è la necessità che il prodotto iniziale abbia contenuto prodotti alimentari. Mentre nel Pet è facile, tanto che si può usare il riciclo meccanico, nelle poliolefine è difficile: il film può avere contenuto di tutto. La soluzione è quindi il riciclo chimico”.
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