“Il saldo tra i giudizi favorevoli e sfavorevoli sulle condizioni per investire continua ad essere negativo in tutti i settori (-8 punti percentuali da -6), in misura più marcata nell’industria (-12). Le condizioni di accesso al credito sono rimaste sostanzialmente stabili nei servizi e sono lievemente peggiorate nell’industria. Non emergono tuttavia difficoltà sulla posizione complessiva di liquidità nei prossimi tre mesi, che viene valutata più che sufficiente da oltre il 20 per cento di imprese, adeguata da quasi il 70 per cento e insufficiente da meno del 9 per cento (valori in linea con quelli della scorsa rilevazione)”. E’ quanto si legge nell’indagine sulle aspettative di inflazione e crescita della Banca d’Italia, relative al terzo trimestre 2024.
“Per l’anno in corso, le imprese continuano tuttavia a pianificare una complessiva espansione della spesa nominale per investimenti rispetto all’anno precedente, ma a un ritmo lievemente meno sostenuto di quanto prefigurato nello scorso trimestre: il saldo tra chi si attende una maggiore accumulazione e chi ne prevede una riduzione è di 11 punti percentuali (da 13 nella scorsa indagine), in larga parte ascrivibile alle aziende dei servizi (21 punti, contro un saldo pressoché nullo nell’industria in senso stretto). Le valutazioni sul complesso dell’anno – prosegue Bankitalia – hanno risentito del peggioramento delle attese sul secondo semestre, quando il saldo si è ridotto di circa 6 punti percentuali (a 11), guidato in particolare dal rallentamento degli investimenti previsto dalle imprese dell’industria in senso stretto (il saldo per queste aziende si è ridotto a 4 punti percentuali da 13)”.
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